Dopo avere subito la censura di Fidel Castro e avere raggiunto il successo internazionale, arriva in Italia il maggior bestseller underground cubano, ‘Habana Babilonia’ di Amir Valle (traduzione di Giovanni Agnoloni).
A pubblicarlo è la casa editrice torinese Golem Edizioni che lo porta in libreria dal 7 marzo. “Ci sono storie difficili, che non vorresti mai leggere – dice Francesca Piazza, editrice di Golem Edizioni -, ed è proprio per questo che abbiamo deciso di pubblicare ‘Habana Babilonia’, un saggio giornalistico che porta il lettore nei bassifondi della Cuba meno nota, meno turistica ma non per questo meno frequentata, facendo luce sulla cruda realtà della prostituzione cubana attraverso la voce di jineteras, clienti e sfruttatori”.
Pubblicato per la prima volta nel mondo latino americano nel 2006 con il titolo ‘Jineteras’, il libro era però già un bestseller a Cuba, grazie alle copie pirata, che avevano riempito l’isola proprio in risposta alla censura di Fidel Castro che, con le autorità politiche, era impegnato a negare il fenomeno della prostituzione nel Paese. Un fenomeno che Valle, racconta intervistando prostitute e protettori e addentrandosi tra le pieghe di una società che in molti facevano e fanno finta di non vedere, poliziotti corrotti, tassisti che procurano clienti, donne come Claudia e Nora, rispettivamente farmacista e ausiliaria in una scuola elementare e jineteras, Marcia, infermiera e barista in un bordello-cabaret e le Supreme, quattro dottoresse che si sono dedicate alla prostituzione di classe. Il libro nel 2007 ha ottenuto il premio ‘Rodolfo Walsh’ per il miglior saggio al mondo in lingua spagnola ed è stato inserito nei piani di studio di università di sette Paesi.
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