Descrizione
di Giuseppina La Delfa
Italo-francese, è nata nel nord della Francia nel 1963. Laureata in Lingua e Letteratura italiana, con specializzazioni in Letterature comparate e Didattica delle lingue straniere, si trasferisce nel 1990 in Italia e da allora insegna Lingua e cultura francese all’Università di Salerno. Nel 2005, con un gruppo di genitori omosessuali, crea l’Associazione Famiglie Arcobaleno di cui è presidente fino a ottobre del 2015. Inizia la militanza attiva diventando una delle owners della Lista Lesbica Italiana per dieci anni, fino al 2010. Dal 2016 al 2020, fa parte del direttivo di NELFA, il network delle associazioni di genitori LGBTQI* europee. Nel maggio del 2018 pubblica con la casa editrice Aut Aut Edizioni il primo volume delle sue memorie Peccato che non avremo mai figli. Fra le tante recensioni spicca quella di Maria Novella De Luca apparsa nell’inserto domenicale “Robinson” de La Repubblica e quella di Elena Tebano su La ventisettesima ora. Nel maggio del 2019, pubblica Tutto quello che c’è voluto. Storia di pance, semi e polvere di stelle con Aught! Edizioni ‒ gruppo AlterEgo ‒ il secondo volume di una trilogia che ripercorre, attraverso il suo percorso personale e in seguito politico, la storia dell’omogenitorialità in Italia. Questo è il terzo e ultimo volume del progetto.

Recensione da Amazon
“Famiglie” di Giuseppina La Delfa. L’ho letto d’un fiato! Sapiente intreccio di vicende personali e impegno civile volto a dare visibilità, dignità e protezione a famiglie giudicate ‘non convenzionali’, questo libro insegna che solo conoscendo l’altro ci si può riconoscere nell’altro gettando le basi per una reale evoluzione della società. Avevo vagamente sentito parlare delle Famiglie Arcobaleno. Aver appreso com’è nata l’associazione, cosa ha fatto e sta facendo, quali sono gli ideali su cui si fonda mi ha aperto un’ulteriore finestra su questo mondo che abitiamo. Leggere questo testo è stato come dialogare con la mia prof di francese dell’università, perché Giuseppina La Delfa è stata (fortunato me) mia insegnante. Come allora mi ha messo di fronte a questioni di capitale importanza sulle quali da anni mi interrogo e molte delle quali mi indignano. Non esiste un solo modello di famiglia…per fortuna. La famiglia più vera, quella degna di questo nome, si fonda sull’amore, non sulla genetica. Se la politica non è al passo con i tempi, noi lo siamo. Mio figlio di sette anni non è a disagio nel parlarmi dei suoi compagni con due papà, così come io e mia moglie non lo siamo stati nello spiegargli che i bambini possono avere due genitori dello stesso sesso. D’altronde quando ero piccolo nessuno ha mostrato imbarazzo nel parlare di bimbi che vivevano con le zie, i nonni, un genitore o una decina di persone (la loro famiglia) non consanguinee!